L'articolo potete leggerlo ovunque. Ad esempio
qui e
qui.
Riassunto:
Nel 2006 viene pubblicato su Youtube un video, in cui quattro studenti (deficienti) di un istituto tecnico di Torino
picchiano e insultano un ragazzo autistico. Il video rimane per due mesi online, totalizzando migliaia di visioni (
5500 contatti). Youtube appartiene a Google.
Scattano le denunce dei familiari e dell'associazione
ViviDown (il coinvolgimento dell'associazione credo sia dovuto al fatto che, inizialmente, si era diffusa la voce che il ragazzino malmenato fosse affetto da sindrome di down, ma invece era autistico).
Oggi (il 24 Febbraio per l'esattezza)
tre dirigenti di Google Italia sono stati condannati per il reato di violazione della privacy, a sei mesi di reclusione con la condizionale. Sono invece stati assolti per il reato di diffamazione.
Ora voi direte: "e a noi cosa interessa?". Secondo me dovrebbe interessarvi un sacco, perché questa sentenza autorizza a pensare che
il responsabile di un contenuto su internet, non è chi quel contenuto lo pubblica, ma è il contenitore stesso!
Vi faccio un esempio: un uomo prende una penna e la conficca nella pancia di un altro uomo. Secondo la logica della suddetta sentenza, si dovrebbero arrestare i dirigenti della BIC per non avere vigilato sull'utilizzo che si faceva delle loro "pericolosissime" penne...
Altro esempio: alcuni terroristi si scambiano per posta ordinaria i piani per i prossimi attacchi e le istruzioni per costruire delle bombe con due cotton fioc e del miele di acacia. Questa sentenza vorrebbe che, in caso di attentato terroristico, si denunciassero i dirigenti di Poste Italiane per non avere filtrato i contenuti che passavano attraverso i propri uffici postali.
Questa sentenza crea un importante precedente, tanto importante che ne ha scritto la stessa Google sul suo blog internazionale (
qui), titolando
"Serious threat to the web in Italy" cioè "Grave minaccia per il web in Italia".
Gli scenari possibili che io intravedo sono tre:
1) Da oggi fioccheranno le denunce per qualunque stupidaggine (ad es.: hanno pubblicato il mio video di quando ho fatto la recita delle medie, e non ero pettinato... DENUNCIA! ...), e a quel punto libertà del web... addio;
2) Diminuiranno i siti che permettono il libero scambio delle informazioni. Insomma, diciamocelo, se io fossi Google Italia mi guarderei bene dall'incappare in altre denunce, ergo... limiterei la libertà sul mio portale dei video... e a quel punto libertà del web... addio;
3) Il tutto si risolverà in una enorme bolla di sapone, con Google che vince in appello e tutti ci dimenticheremo di questa piccola deriva, tutto tornerà a posto e tutti ci vorremo più bene...
In qualsiasi caso, non si può ignorare il segnale che si sta dando al web e a chi ne usufruisce: "cari cittadini del web, adesso ci siamo stancati di non potere controllare un mezzo di comunicazione così forte"...
e a quel punto libertà del web... addio...
ma intanto la lunga ombra dei deficienti del web si estende anche sul vostro amato
facebook...(
qui e poi
qui)
...chissà che non decidano di chiudere anche quello...
ah, ah, AH, AH, AH, AH ... (risata diabolica a sfumare)
Aggiornamento 26/02/2010:
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