Rilancio l'immagine usata dal buon Sebastiano Cuffari sul suo blog. |
E' palese che una certa parte politica (bunga-bunghesca) consigli l'astensione dal voto e che un'altra parte politica (bersanicamente defunta) consigli di andare a votare SI.
Il fatto è che a questo Referendum si deve andare a votare non per scelta di partito, ma per scelta di civiltà e rispetto!
La mia opinione è che votare SI ai quattro quesiti, non sia un obbligo, ma un dovere civico e di responsabilità, di tutti gli italiani.
2 SI, perché l'acqua è bene comune!
SI, perché il nucleare produce scorie radioattive che nessuno sa come smaltire, men che mai l'Italia, che non sa manco smaltire i semplici rifiuti urbani!
SI, perché la legge deve essere uguale per tutti.
E adesso... via con l'aneddoto!
Nella nostra BottEqua del Commercio Equo e Solidale a gestione volontaria, ubicata nel magico regno di Misterbianco, si è deciso tra gli amici di creare un magnifico "cartellone", da esporre in vetrina, per manifestare il nostro senso civico nell'invitare la gente ad andare a votare per il referendum.
Presi dall'entusiasmo sfrenato, ci siamo abbandonati a due ignobili messaggi aggiuntivi: il terribilmente aggessivo "Nucleare? No, grazie!" e l'inesplicabilmente invalidante "Vota SI per dire NO". Ecco le foto che documentano il misfatto:
Notare che il buco sull'insegna ce lo ha lasciato Sant'Antonio
e la sua esuberanza pirotecnica...
All'indomani della turpe creazione, quasi a chiusura, si presentano due intransigenti tutori della legge (leggasi: due vigili urbani), che con fare brusco intimano alla nostra cara volontaria di turno di togliere tutta la roba riferita al Referendum, perché se no qui vi dobbiamo fare la multa, che non si può fare propaganda 15 giorni prima del Referendum. Evidentemente intimorita, la nostra cara amica chiude la saracinesca incriminata.
Alcune considerazioni a freddo:
1) Bisognerebbe spiegare ai due "Bravi" mandati da Don Rodrigo, che si devono togliere i manifesti che esprimono una preferenza 48 ore prima del referendum e non 15 giorni...
2) Le forze dell'ordine non sono pagate per spaventare gli onesti cittadini, ma i criminali in evidente flagranza di reato. Sarebbe stato gradito un richiamo calmo, motivato e seguito da un consiglio per spiegarci come si deve fare in questi casi.
3) Mentre i tutori dell'ordine pubblico erano solerti nel "consigliarci caldamente" di togliere i pericolosi cartelloni "propagandistici", durante la mattina a Misterbianco c'era stato uno scontro a fuoco in centro. E' evidente che tutte le forze andassero deviate verso i pericolosi volontari "scassa-quorum-referendario"!
La morale di questa storia non la so.
Abbiamo tolto i riferimenti al SI, ma abbiamo lasciato tutta la parte del "VAI A VOTARE!" e attendiamo fiduciosi la multa per "Eccesso di opinione" o per "Senso civico aggravato".
Chiudo col video di Don Ciotti (che spero non sarà stato multato dai vigili urbani) il quale ci invita a votare 4 SI al Referendum del 12 e 13 Giugno:
11 commenti:
Ciao Mario, ti leggo sempre con immenso piacere .
E' palese nonche' scontato che la finta maggioranza, ormai inesistente di governo, spera che questo referendum salti non divulgando nessuna informazione in merito.
Ovviamente gli sceriffi misterbianchesi non ne sono da meno, andassero a fare il loro lavoro piuttosto che consumare suole di scarpe che, ogni onesto cittadino ha pagato con le proprie tasse !
un abbraccio
E' chiaro che la Bottequa ha una certa esperienza in quanto a blitz dei gendarmi...! Ricordo con un amaro sorriso che parecchi anni fa a San Gregorio di Catania due vigili urbani ci fecero spostare un gazebo per occupazione di suolo pubblico...gli stessi due vigili che un giorno prima ci avevano concesso l'occupazione del suolo pubblico!!! Probabilmente quei due "tutori dell'ordine pubblico" saranno stati trasferiti a Misterbianco e sono gli stessi che minacciano ancora la Bottequa!!!
Ciao Mario, ciao a tutti gli assidui lettori del blog,
l'episodio dei vigili, come oramai la maggior parte delle situazioni che vedono coinvolta la pubblica amministrazione nelle sue molteplici forme, mi lascia esterrefatto e fa venir voglia di tornare indietro nel tempo per assistere alla conversazione.
Me li immagino appostati da Carciola nell'attesa che la Bottequa si svuoti, per sferrare poi l'ignobile attacco intimidatorio nei confronti della volontaria!
Ma la cosa che mi da ancora più fastidio è che certamente l'incursione è frutto di una segnalazione da parte di qualche cittadino che, per interessi personali o per deficienza congenita, ha pensato bene di far intervenire le forze dell'ordine.
Purtroppo sono questi gli italiani, ma in ogni caso confido che qualcosa cambi, come lo scenario nazionale sembra confermare. Quindi preghiamo tutti insieme che una nuova batosta si abbatta sui Loro visi! Più violenta e democratica della prima!
Grandissimo Mario, va fatta tutta l'informazione possibile su questi referendum, e bisogna far capire alla gente che il voto è un diritto/dovere, qualcosa da difendere con il sangue, se occorre, qualsiasi sia l'opinione o l'appartenenza politica. Questo è un paese in cui la legalità è un'idea astratta, se possibile da non applicare. Se vedessi quello che ci viene fatto nella scuola pubblica ti verrebbe da piangere.
@Danielsann
Infatti gli sceriffi dovrebbero stare più attenti al traffico, che davanti la Bottequa parcheggiano anche in sesta fila...
Ma io mi auguro che, dato che è evidente anche il torto legale della loro intimidazione, siate tornati ad esporre i cartelloni.
@Alfredone
Hai proprio ragione. Devono essere loro. Oppure sono due cloni, dati in prestito a Misterbianco dall'avanzato comune di San Gregorio, il quale ci odia da quella volta del gazebo e vuole ridurci in schiavitù intellettuale. E' di sicuro così.
Comunque vi proporrei di rimettere il cartello! Più grosso di prima! Se vi fanno la multa prima delle 48 ore la pago io!!!
@Sebastiano Cuffari
Si, bisogna fare tutta l'informazione possibile sul referendum, proprio per non perdere l'occasione di un voto importante per il nostro futuro.
Il cartellone che invita ad andare a votare non lo abbiamo mai tolto! Quelli che indicavano una preferenza per il SI li abbiamo tolti. Il nostro scopo era fare informazione sull'esistenza del referendum. Ci hanno spiegato che (forse) avremmo dovuto registrarci come "Comitato per il SI", inviando 2 fax: naturalmente non ce lo hanno spiegato i vigili, ma i vicini!
Intanto io in macchina, come parasole, metto il manifesto vota SI per dire NO al Nucleare di Legambiente (grazie Giusi)!
@Gaetano
Probabilmente la segnalazione è stata fatta dal bar Carciola, che nella frase "Acqua libera per tutti" o "L'acqua non si vende", vedeva una minaccia per la sua attività. Immaginati 100 persone con i cartelli che chiedono 100 bicchieri di acqua frizzante, perché l'acqua frizzante è di tutti! Posso capirlo!
Grazie comunque per la solidarietà Gaetano! Siccome non è chiaro cosa si può fare e cosa no, preferiamo tenerci la parte sicuramente innocua del cartellone, anche perché stiamo sperando che non si accorgano del cambiamento e ci facciano la multa lo stesso! E poi vediamo...
Comunque io una multa per divieto di sosta che mi hanno fatto nel 2001 te la mando, così la paghi e fai felice almeno una persona...
Posta un commento