sabato 3 aprile 2010

LOST Season 6 ep. 1-10



Ho deciso di parlare di Lost, e lo faccio a 8 puntate dalla fine, ma la fine fine, eh...

L'approccio di chi guarda Lost può essere di due tipi:

- L'approccio da Nerd di Lost, da Lostie, da fan sfegatato che conosce tutti i dettagli;

- L'approccio da "Lost mi piace, però, uffa, troppe sottotrame e riferimenti incrociati...".

Diciamo che il mio approccio fino ad ora è stato il primo. Ho seguito tutto e sono stato attento ai dettagli e ai richiami alle vecchie puntate e, ancora oggi, salto sulla sedia ogni volta che mi danno un nuovo dettaglio, con cui saziare la mia fame di risposte.

Ogni tanto però, quando esco dal corpo del fan ed entro in quello del critico, sento che c'è qualcosa che non va.

Gli autori dicono che, quando sono partiti, avevano una chiara idea di dove sarebbero arrivati. Non sapevano quando ci sarebbero arrivati, in una serie o in dieci. Quindi, di anno in anno, hanno allungato un po' il brodo, con una coerenza comunque invidiabile, fino a quando si è deciso di chiudere con la sesta. Ci si sarebbe aspettati una gradualità nelle risposte, una gradualità nel riallacciarsi a quanto già raccontato, andando a completare il puzzle.

Invece questa gradualità non c'è stata, il vero nocciolo del mistero è ancora avvolto nel dubbio.

E il tempo stringe.

Ma quello che più critico è il metodo adottato: mi hai dato un sacco di dettagli e particolari, facendomi credere di avere in mano la soluzione dell'enigma, sin dalla prima puntata, e che strada facendo avrei avuto dei pezzi in più, che mi avrebbero permesso di azzardare delle ipotesi.

Invece poi scopro che quello che mi sembrava importantissimo, tanto importante poi non era. Arrivano verso la fine dei nuovi personaggi, di cui non si era mai sentito parlare, e si scopre che sono importantissimi, vitali: ma allora perché non ne avete accennato prima? Dove sono stati?

Da buon appassionato superfan, spero ancora in un finale che mi faccia riguardare le vecchie puntate esclamando: "Wow! Ecco perché quella cosa era lì! Ora mi è tutto chiaro!", in cui tutto acquisterà un senso.

Altrimenti sarà stato comunque un gran bel viaggio, soprattutto all'inizio, dove tutto ci sembrava nuovo e ad ogni curva c'era una sorpresa.

2 commenti:

Gaetano ha detto...

Alla fine ho ceduto!
Anche io voglio dire la mia su Lost.
Il mio approccio alla serie non rientra in nessuna delle due categorie, in realtà credo di far parte della schiera dei:
"Lost è bellissimo, mi piacciono le sottotrame e i riferimenti incrociati, ma non me ne frega nulla di approfondire più di tanto, quindi, caro J.J., stupiscimi e fammi fare oooooh!"
In ogni caso, alla luce di 5 serie seguite con passione, vorrei puntualizzare che:
- le prime due seasons sono state semplicemente strepitose;
- l'ultima mi sta (mi perdonino gli sfegatati) scocciando e, tenetevi forte, mi addormento pure!!!
- consiglio vivamente la visione in lingua originale sottotitolata.
Detto ciò mi sento anche di consigliare caldamente una "nuova" serie che, a parer mio, potrà sostituire degnamente il vuoto che Lost lascerà a breve: Flashforward.
Non vi comunico altro, lascio alla vostra curiosità il resto.
Infine concordo pienamente su una cosa e cioè che nonostante tutto:

sarà stato comunque un gran bel viaggio!

cbmrulez ha detto...

Bravo che hai ceduto!
Confermo che le prime due serie sono il massimo che un telefilm ha mai rappresentato.
Non condivido invece la sonnolenza: purtroppo sto seguendo ancora con molta attenzione tutti i riferimenti e le easter eggs di questa sesta serie, e ancora mi esalto, sudo, mi viene da piangere, quando mi fanno una rivelazione. E per rivelazione non intendo quelle due babbate buttate là, dei sespiri nella foresta e del padre di Jack...
La mia speranza è ancora in un finale illuminante, ma rimango dubbioso per il fatto che ancora, a 4 puntate, dico 4, dalla fine, continuano inaspettatatmente ad allungare il brodo!
Certo sarà stato un bel viaggio, ma se alla fine ci andiamo ad ammazzare, il viaggio se lo scordano tutti!

Ed infine, non è un consiglio: Lost va seguito in lingua originale con i sottotitoli, per non perdersi le sfumature della voce tremolante di Ben Linus (un genio!).

Grazie Gaetano per i commenti e invito te e gli altri (due?) che leggono, a farsi sentire, commentando i post del blog.
Grazzie (con due z pare più potente!).

LinkWhitin

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