mercoledì 19 gennaio 2011
The Cape (Recensione)
Aspettavo da tempo questo "The Cape", nuovo serial tv della NBC a sfondo supereroico.
Qualche giorno fa ho gioiosamente guardato la prima puntata. Ecco l'idea che me ne sono fatto:
Fa schifo. Non bisogna guardarlo assolutamente, neanche da lontano.
Fine della recensione.
Pensando alla (insulsa) trama del serial, in rapporto alle notizie che si leggono in questi giorni, ho pensato di scrivere un'ipotetica trama alternativa per una fiction italiana, con Gabriel Garko che fa il bidello di un asilo ninja.
L'originale
The Cape, narra di un poliziotto che viene incastrato, con l'accusa di essere lo spietato criminale mascherato a cui sta dando la caccia. Creduto morto, il nostro eroe, invece di andare da sua moglie e suo figlio a spiegargli tutto piangendo, si nasconde sotto terra per la vergogna, viene allenato da un nano del Circo dei Rapinatori (?!?) e decide di travestirsi come il supereroe preferito di suo figlio, per tentare di ristabilire la propria rispettabilità nell'ombra, grazie ad un prodigioso mantello a scomparsa (?!?), fatto in seta di ragno (?!?), aiutato da un'abilissima hacker col computer di Minority Report.
La versione italiana
The Cape of the Capi, narra di un ricco corrotto che viene (giustamente) accusato di corruzione. Il tizio va subito in TV (ha un sacco di tv...) a spiegare che lui non c'entra niente, che a lui piacciono le donne e che tanto la corruzione la fanno tutti, che sarà mai... Allora i poliziotti lo convocano in tribunale per interrogarlo e proseguire le indagini. Al che, il corrotto si rifiuta di andare in tribunale e va di nuovo in TV (un'altra delle sue...) e dice che i poliziotti:
- sono comunisti;
- sono omosessuali;
- hanno l'alito che gli puzza;
- si mangiano i bambini (ecco spiegato l'alito...)
- hanno ucciso Kennedy;
- hanno rubato dalla borsa di mamma;
- sono criminali;
- sono pazzi;
- sono ballerini di tango;
- c'hanno le corna.
I poliziotti, non potendo andare in TV a difendersi, decidono di nascondersi sottoterra e di travestirsi da clown del Circo Togni, per combattere il crimine nell'ombra e riabilitare la loro immagine compromessa. A causa dei vistosissimi costumi, vengono purtroppo presi subito e arrestati per buffonaggine aggravata. Allora il corrotto va nuovamente in TV a dire che aveva ragione lui, che non aveva fatto niente, che chi lo accusava era il vero criminale e che a lui piacciono assai le donne.
I bambini, guardando la TV, decidono che vogliono assomigliare al corrotto, che è ricco, che si tira sempre fuori dai guai con l'astuzia e che c'ha pure un sacco di femmine.
Prego gli sceneggiatori italiani che volessero usare la mia storia per una fiction, con Gabriel Garko nel ruolo di un pattinatore scandinavo che apre un negozio di intimo maschile, di citarmi almeno nei titoli di coda.
Grazie.
P.S.: Ringrazio Gaetano per il sostegno.
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3 commenti:
Gaetano io?
se così fosse ti direi che sono commosso e che <>
se così non fosse ti direi <>
Comunque, sgherzi a parte, complimenti per le doti da sceneggiatore, hai un futuro nella cinematografia porno dove le trame non si discostano poi molto da quelle di The Cape e dove potresti portare una ventata di novità!
Di seguito riporto le frasi mancanti nel commento precedente (a quanto pare le virgolette non vanno bene):
"no, ma figurati per me è un piacere e bla bla bla"
"fai schifo! Mi hai illuso!"
Lascio scegliere a te dove posizionarle.
Gaetano, ti ringrazio per la fiducia accordatami. Le mie doti di sceneggiatore vanno al di là della comprensione umana, quindi non ho mercato in un mondo fatto di esseri umani. Per il resto, si, il Gaetano sei tu, che con le tue parole e la forza del tuo spirito, mi hai spinto a riprendere in mano il mio blog... sigh... (lacrima che scende)... grazie... (naso che cola)... ti voglio bene... (soffiata di naso megaspernacchiosa con volo di tende e tovaglie)...
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